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Quali comportamenti possono essere identificati con il termine BULLISMO? Alcuni comportamenti, se ripetuti frequentemente su persone che, subendoli, non riescono a difendersipossono essere identificati con il termine bullismo. La Polizia di Stato definisce così questi comportamenti:
(fonte poliziadistato.it)
- ricevi insulti o minacce
- ti spingono, ti danno calci e pugni, ti fanno cadere
- ti danno dei soprannomi antipatici e ti prendono in giro
- diffondono voci maligne su di te
- ti offendono per la tua razza, per il tuo sesso o per la tua religione
- fanno sorrisetti e risatine mentre stai passando
- ricevi sms, e-mail e telefonate offensive
- ti ignorano e ti voltano le spalle se ti avvicini
- ti costringono a fare cose che non vuoi
- ti rubano o nascondono i libri, la merenda, la paghetta o le altre tue cose
ATTENZIONE!
Ricorda, NON è bullismo:
- se c'è parità di forza fisica e psichica ad esempio quando due ragazzi/e o due gruppi litigano o si
picchiano
- se subisci minacce o attacchi con coltelli o armi, se ti procurano ferite o lesioni. In questi casi si
tratta di veri e propri reati
- se subisci molestie o abusi sessuali. Questi sono veri e propri reati.
Se pensi di essere vittima di bullismo sappi che non sei solo/a e molte persone possono aiutarti.
Leggi questa guida della Polizia di Stato e scopri come comportarti, cosa non fare e a chi chiedere aiuto.
Guide: bullismo, non sottovalutare il problema
tratto da poliziadistato.it
Prima di tutto bisogna non sottovalutare il problema
- perché non si tratta solo di "ragazzate"
- perché spesso, dietro il bullismo, si celano vere e proprie azioni criminali (furti, estorsioni, vandalismi, rapine, violenze sessuali)
- perché il bullismo danneggia non solo chi lo subisce ma anche la famiglia, gli insegnanti e gli altri
ragazzi che ne sono testimoni;
- perché è molto probabile che i bulli crescano compiendo prepotenze
- perché subire prepotenze può causare danni alla sfera fisica, emotiva, intellettiva e sociale della
vittima
Un decalogo da seguire
Cose da NON fare:
- offendere gli altri, soprattutto i più deboli
- nascondere ai genitori che qualcuno ti fa del male
- dire bugie
- trattare male un compagno che ti sta antipatico
- approfittarsi dei compagni più deboli
Cose da fare:
- raccontare sempre tutto ai genitori
- raccontare i comportamenti prepotenti, se ne sei vittima, se ne sei testimone o se ne vieni a conoscenza
- difendere, se possibile, i compagni vittime di prepotenze
- trattare tutti i compagni allo stesso modo
- cercare l'aiuto degli insegnanti, del personale
- non docente, di altri compagni se qualcuno ti minaccia
Per un aiuto immediato rivolgersi a:
113 Polizia di Stato
114 Emergenza Infanzia
112 Carabinieri
19696 Telefono Azzurro (linea gratuita fino ai 14 anni)
199.15.15.15 Telefono Azzurro (linea istituzionale dai 14 anni in su e per gli adulti)